Escursioni
descrizione itinerario
Martedì 09 Settembre 2008 - Via Ferrata Tridentina
Finalmente dopo tanto parlarne è arrivato il momento di salire al rifugio Cavazza al Pisciadù salendo la famosa Ferrata Tridentina.
Pensavamo fosse la giornata giusta per non trovare ressa (...chi vuoi che ci sia di martedì a metà settembre ! ! ! ) invece il parcheggio, alcun tornanti dopo Passo Gardena verso Corvara, è pieno, c'è perfino un autobus ! Non importa ormai siamo qui e così ci mettiamo pazientemente in coda.
Come sempre per la descrizione dettagliata della ferrata vi rimando al sito degli amici che curano questo argomento ( www.ferrate.it ).
Saliamo piano piano il primo tratto poi per fortuna la strada si libera e si va un po' più svelti. La ferrata come ci aspettavamo si dimostra semplice ma molto esposta, non sentiamo la fatica anche perché con questo passo !!! La vista è sempre fenomenale e salendo si fa sempre più bella, arriviamo al ponte sospeso quasi senza accorgercene e sono passate più di 3 ore. Ci fermiamo sul ponte per le foto di rito e poi in breve arriviamo al rifugio cavazza al Pisciadù.
Di fronte a noi domina Cima Pisciadù e il suo Vallone, siamo veramente in una conca bellissima, ci raccontiamo di quando l'abbiamo vista la prima volta dall'alto delle creste presso il Sass de Mesdì , era il 16 agosto 2005 e nevicava !!.
Ci fermiamo per il pranzo presso il laghetto e riposati ripartiamo per il ritorno che faremo con il sentiero 666 che scende la brulla Val Setus.
È sta una bella escursione che avuto unico inconveniente l'eccessivo affollamento, ma il gestore del rifugio ci dice che c'è tanta gente anche in Ottobre, quindi bisogna adattarsi ma ne vale veramente la pena. È una ferrata che non può mancare al curriculum di un appassionato di montagna, non è eccessivamente difficile, con solo brevi tratti impegnativi ma sempre dotati dei necessari appigli, è esposta per quasi tutta la sua altezza ma si gode di un panorama fantastico.
Pensavamo fosse la giornata giusta per non trovare ressa (...chi vuoi che ci sia di martedì a metà settembre ! ! ! ) invece il parcheggio, alcun tornanti dopo Passo Gardena verso Corvara, è pieno, c'è perfino un autobus ! Non importa ormai siamo qui e così ci mettiamo pazientemente in coda.
Come sempre per la descrizione dettagliata della ferrata vi rimando al sito degli amici che curano questo argomento ( www.ferrate.it ).
Saliamo piano piano il primo tratto poi per fortuna la strada si libera e si va un po' più svelti. La ferrata come ci aspettavamo si dimostra semplice ma molto esposta, non sentiamo la fatica anche perché con questo passo !!! La vista è sempre fenomenale e salendo si fa sempre più bella, arriviamo al ponte sospeso quasi senza accorgercene e sono passate più di 3 ore. Ci fermiamo sul ponte per le foto di rito e poi in breve arriviamo al rifugio cavazza al Pisciadù.
Di fronte a noi domina Cima Pisciadù e il suo Vallone, siamo veramente in una conca bellissima, ci raccontiamo di quando l'abbiamo vista la prima volta dall'alto delle creste presso il Sass de Mesdì , era il 16 agosto 2005 e nevicava !!.
Ci fermiamo per il pranzo presso il laghetto e riposati ripartiamo per il ritorno che faremo con il sentiero 666 che scende la brulla Val Setus.
È sta una bella escursione che avuto unico inconveniente l'eccessivo affollamento, ma il gestore del rifugio ci dice che c'è tanta gente anche in Ottobre, quindi bisogna adattarsi ma ne vale veramente la pena. È una ferrata che non può mancare al curriculum di un appassionato di montagna, non è eccessivamente difficile, con solo brevi tratti impegnativi ma sempre dotati dei necessari appigli, è esposta per quasi tutta la sua altezza ma si gode di un panorama fantastico.
Tempo di percorrenza : ore 5.30. Dislivello 650 m.
percorso : Presso Passo Gardena - Ferrata Tridentina - rif. Cavazza - sent. 666 - Presso Passo Gardena
Mappa del percorso:
