descrizione itinerario
Martedì 09 Ottobre 2007 - Sentiero attrezzato Bepi Zac (Monzoni)
Le giornate si stanno accorciando e questa è la nostra ultima uscita lunga del 2007.
Partiamo dal Passo S. Pellegrino ( a Moena si gira a Dx ) a quota 1919 m. per percorrere la Via attrezzata Bepi Zac, via che percorrendo i sentieri militari e le trincee austriache e italiane della prima guerra mondiale, porta a Cima Costabella ( 2762 m. ) e alla forcella del Ciadin chiude la prima parte con la discesa a valle verso il passo S. Pellegrino.
Il tempo è stabile ma non molto bello, nuvole basse nascondono le cime più alte ma almeno partiamo con un leggero sole. Saliamo col sentiero 604 e in meno di due ore siamo al Passo delle Selle, ( la descrizione particolareggiata la trovate sul solito splendido sito specializzato www.ferrate.it.).
Abbiamo con noi l'attrezzatura da ferrata ma decidiamo di non indossarla perché le difficoltà non ci sembrano molte.
La via Bepi Zac si snoda sulle cime a quota 2600-2700 che sono state teatro della prima guerra mondiale, passando da trincee, avamposti, acquartieramenti sia austriaci che italiani.
Un cenno storico ....... Costabella era un pilastro angolare difensivo del fronte austriaco del settore della Marmolada. Gli italiani conquistate Sasso Costabella e Cima Uomo, avrebbero potuto, sfondando a passo Le selle, raggiungere agevolmente la val di Fassa, scardinando la linea difensiva austro-ungarica.
Su queste montagne si combattè aspramente dal giugno 1915 al novembre 1917. Gli austriaci erano bene appostati su Cima Bocche, Fango (poco oltre il Passo San Pellegrino) e sul sovrastante Passo Selle, ove costruirono un piccolo villaggio.In questo modo era impedita ogni possibilità di avanzata verso la Val di Fassa.
Alterni attacchi e contrattacchi provocarono esigui spostamenti di confine, con rilievi che diventarono ora italiani, e dopo qualche giorno o poche ore, di nuovo austriaci.
Nella primavera 1917 particolarmente duro fu il confronto per la conquista di Cima Costabella , persa dagli austriaci il 4 marzo e riconquistata il 16 dello stesso mese.
Iniziarono successivamente da parte italiana, lavori di mina per far esplodere il massiccio montuoso e le posizioni difensive austriache, ma alla fine di ottobre gli italiani ritirarono ogni soldato sull' Isonzo e fra queste montagne dopo tante pene, ritornò la pace e il silenzio.
Camminiamo avendo nell'animo il rispetto dovuto a quanti combatterono su entrambi i fronti, pensando alle loro fatiche e disgrazie.
È un continuo salire e scendere fino a Cima Costabella e poi alla Forcella del Ciadin. Da qui scendiamo lasciandoci scivolare sul ghiaione sino ad incrociare la pista da sci e poi il sentiero 637 che ci riporta al passo San Pellegrino. Non abbiamo mai indossati gli imbraghi ma in alcuni punti sono serviti piedi saldi e confidenza con le corde di sicurezza, ai poco esperti consigliamo di indossarli.
Ci ripromettiamo il prossimo anno di percorrere la seconda parte della via Bepi Zac che porta a Cima d'Uomo e scende poi dalla forcella del Laghet.
Tempo di percorrenza : ore 7. Dislivello 100 m.
percorso : Passo S. Pellegrino - Passo le Selle - Sent. Attrez. Bepi Zac - Forcella del Ciadin - Passo S. Pellegrino
Mappa del percorso: