Escursioni
descrizione itinerario
Giovedì 04 Agosto 2005 - Val Martello
Roby Fagio è finalmente in ferie e riprese le vesti di "Lupo" sale sui monti con noi, la nostra meta è la Val Martello e i sentieri che portano vicino ai ghiacciai del Cevedale.
Passati oltre il lago di Gioveretto parcheggiamo nei pressi del rifugio Genziana e prendiamo il sentiero n. 37 che salendo sulla sinistra della valle porta ai piedi del ghiacciaio di Cima Venezia e poi al rifugio Martello.
I boschi sono pieni di vita e riusciamo a fotografare uno scoiattolo e anche un capriolo che uscito dal sottobosco ci ha trovati sulla sua strada ed è fuggito precipitosamente.
Sopra di noi c'è la Cima Rossa di Martello e incrociamo il sentiero che vi sale, sarà una delle nostre future mete (3033 m.); noi proseguiamo per il 37 che ci porta prima ai piedi e poi sopra alla cascata che domina la sinistra della valle, ora il sentiero sale su una cresta di terra lasciata dal ghiacciaio fino all'incrocio con il 37a.
E' presto e quindi decidiamo di percorrere almeno un tratto del 37a che sale fino ai piedi del ghiacciaio di Cima Venezia, per poi girare e andare su Cima Rossa Martello. Camminiamo fino a raggiungere i primi lembi di ghiaccio e fatte le foto di rito torniamo verso il rifugio Martello dove ci fermiamo per il pranzo.
Il tempo migliora e usciti dal rifugio ci fermiamo ad ammirare i ghiacciai che dalla Cima Cevedale scendono a valle formando le Vedrette della Forcola e del Cevedale.
Torniamo a valle seguendo il sentiero 103 e poi il 150 fino al rifugio Corsi.
Scendendo dopo il Corsi ci fermiamo per fotografare le cascate scavate nella roccia dal Rio Plima alimentato dai ghiacciai poi, ripreso il sentiero 150, arriviamo al parcheggio.
E' stata una delle più belle escursioni e la consigliamo a tutti anche perché non è difficile e i paesaggi sono splendidi. Noi torneremo l'anno prossimo per salire sulla Cima Rossa, unico handicap è la lontananza: da Verona sono tre ore di macchina.
Passati oltre il lago di Gioveretto parcheggiamo nei pressi del rifugio Genziana e prendiamo il sentiero n. 37 che salendo sulla sinistra della valle porta ai piedi del ghiacciaio di Cima Venezia e poi al rifugio Martello.
I boschi sono pieni di vita e riusciamo a fotografare uno scoiattolo e anche un capriolo che uscito dal sottobosco ci ha trovati sulla sua strada ed è fuggito precipitosamente.
Sopra di noi c'è la Cima Rossa di Martello e incrociamo il sentiero che vi sale, sarà una delle nostre future mete (3033 m.); noi proseguiamo per il 37 che ci porta prima ai piedi e poi sopra alla cascata che domina la sinistra della valle, ora il sentiero sale su una cresta di terra lasciata dal ghiacciaio fino all'incrocio con il 37a.
E' presto e quindi decidiamo di percorrere almeno un tratto del 37a che sale fino ai piedi del ghiacciaio di Cima Venezia, per poi girare e andare su Cima Rossa Martello. Camminiamo fino a raggiungere i primi lembi di ghiaccio e fatte le foto di rito torniamo verso il rifugio Martello dove ci fermiamo per il pranzo.
Il tempo migliora e usciti dal rifugio ci fermiamo ad ammirare i ghiacciai che dalla Cima Cevedale scendono a valle formando le Vedrette della Forcola e del Cevedale.
Torniamo a valle seguendo il sentiero 103 e poi il 150 fino al rifugio Corsi.
Scendendo dopo il Corsi ci fermiamo per fotografare le cascate scavate nella roccia dal Rio Plima alimentato dai ghiacciai poi, ripreso il sentiero 150, arriviamo al parcheggio.
E' stata una delle più belle escursioni e la consigliamo a tutti anche perché non è difficile e i paesaggi sono splendidi. Noi torneremo l'anno prossimo per salire sulla Cima Rossa, unico handicap è la lontananza: da Verona sono tre ore di macchina.
Tempo di percorrenza : 6 ore. Dislivello 750 m
Mappa del percorso:
