descrizione itinerario
Martedì 28 Giugno 2005 - Gruppo del Carega (via delle creste)
Causa ferie e malattia oggi siamo solo in due e quindi affrontiamo percorsi vicino a casa. La prima cosa che ci viene in mente è il "Sentiero delle Creste" che porta sul Carega, partiamo quindi per questa meta.
Lasciata la macchina a Revolto prendiamo la strada fino al Pertica e poi il sentiero 108 detto "delle Creste" perché porta in fretta circa a quota 2000 e poi arriva a Cima Carega con tre saliscendi sulle creste del gruppo.
La prima parte del sentiero è in mezzo ai "Mughi" e vista la giornata calda manca quasi l'aria, ma appena lasciati i mughi siamo costretti a salire all'interno di un ripido canalone esposto al sole e fra fatica e caldo siamo fradici di sudore.
Arrivati in cresta l'aria si fa respirabile e dopo una sosta ristoratrice continuiamo sul sentiero che ora è più facile ma è proprio su delle creste con strapiombi parte per parte, peccato che ci sia la foschia che non ci permette di vedere granché, in compenso troviamo le prime stelle alpine fiorite.
Ci fermiamo alla "Madonnina" per una foto con l'autoscatto e poi riprendiamo per il Fraccaroli dove arriviamo giusti per la sosta del pranzo.
Mangiando pensiamo a come rendere interessante i ritorno e decidiamo di prendere il sentiero E5 che arriva dal Vicentino per poi proseguire verso il Monte Obante dove ci hanno detto ci sono resti di trincee e postazioni della Grande Guerra.
Il percorso è in discesa o in piano e quindi arriviamo velocemente alla Bocca dei Fondi dove effettivamente troviamo i resti delle trincee e alcune postazioni che si affacciano sulla Vall'Arsa.
Le pareti che si affacciano sul vicentino sono veramente a strapiombo e creano delle postazioni naturali imprendibili, pensiamo a quei poveri soldati che qua hanno trascorso anni a scavare trincee e a fare la guardia.
Proseguiamo verso il Monte Obante per arrivare alla croce che c'è su una cima ma il tempo in un attimo cambia, si addensano nuvolosi neri e si sentono i primi tuoni, la visibilità si fa nulla e decidiamo di scendere subito a valle. Seguiamo il sentiero 6 che scende rapidamente e sotto la pioggia arriviamo al rifugio Scalorbi.
Il temporale per fortuna rimane alto, verso Vicenza e sul nostro versante smette di piovere; prendiamo la strada e torniamo a Revolto commentando la giornata che ci ha pienamente soddisfatti: abbiamo percorso un sentiero difficile e abbiamo visto luoghi che rievocano un pezzo di storia.
Tempo di percorrenza : 7 ore. Dislivello 1050 m.
Mappa del percorso: