Escursioni
descrizione itinerario
Martedì 23 Agosto 2005 - Bletterbach - Corno Bianco
L'escursione di oggi è dedicata al Geopark Bletterbach di Aldino-Redagno; la meta è la cima del Corno Bianco, dopo aver percorso il Canyon Bletterbach.
In macchina durante il viaggio, leggiamo le informazioni geologiche che abbiamo tratto dal sito internet del Geopark e così ci prepariamo al viaggio attraverso la storia della terra narrata dalle rocce.
L'itinerario comincia nei boschi e subito la giornata ha un ulteriore obiettivo : i funghi. Marcello, visti i numerosi funghi non commestibili cresciuti intorno al sentiero, comincia ad inoltrarsi nel bosco alla ricerca di qualche porcino, ma è subito chiaro che il bosco è già stato passato a tappeto da cercatori più mattutini e quindi ritorniamo a concentrarci sulle rocce.
Il sentiero è attrezzato con cartelloni che spiegano le varie tipologie di rocce, la loro origine e la loro datazione, il tutto diventa interessantissimo quando raggiungiamo il greto del torrente, ai nostri lati si alzano pareti verticali con evidentissimi strati di roccia con vari colori e morfologie, testimonianze del passato e del lunghissimo periodo di formazione dell'attuale territorio. E' uno spettacolo della natura.
Camminiamo nel greto fino ad incontrare la cascata del Butterloch e le scale metalliche che ci portano sul bordo del crepaccio dove inizia il sentiero G e W che va alla cima del Corno Bianco.
Ora il sentiero è in mezzo agli abeti, poi, intorno ai duemila metri, corre tra i mughi e infine comincia la ripida salita sulle bianche rocce dolomitiche della cima.
In vetta la vista è a 360 gradi, ma purtroppo numerose nubi ci impediscono di ammirare bene le cime intorno a noi, ma Sciliar, Catinaccio e Latemar a tratti sono visibili.
Pranziamo sulla cima e poi scendiamo a malga Corandin o Gurndinalm da dove, dopo una breve sosta ristoratrice a base di birra e strauben, prendiamo il sentiero B (Blauweg) che attraverso boschi bellissimi e ben curati ci riporta al parcheggio di Redagno.
E' stata un'escursione più che completa: Cultura, Alpinismo, Micologia, Boschi e Culinaria. Si può avere di più ?
Arrivederci alla prossima che sarà sul Corno Nero dirimpettaio del Corno Bianco.
In macchina durante il viaggio, leggiamo le informazioni geologiche che abbiamo tratto dal sito internet del Geopark e così ci prepariamo al viaggio attraverso la storia della terra narrata dalle rocce.
L'itinerario comincia nei boschi e subito la giornata ha un ulteriore obiettivo : i funghi. Marcello, visti i numerosi funghi non commestibili cresciuti intorno al sentiero, comincia ad inoltrarsi nel bosco alla ricerca di qualche porcino, ma è subito chiaro che il bosco è già stato passato a tappeto da cercatori più mattutini e quindi ritorniamo a concentrarci sulle rocce.
Il sentiero è attrezzato con cartelloni che spiegano le varie tipologie di rocce, la loro origine e la loro datazione, il tutto diventa interessantissimo quando raggiungiamo il greto del torrente, ai nostri lati si alzano pareti verticali con evidentissimi strati di roccia con vari colori e morfologie, testimonianze del passato e del lunghissimo periodo di formazione dell'attuale territorio. E' uno spettacolo della natura.
Camminiamo nel greto fino ad incontrare la cascata del Butterloch e le scale metalliche che ci portano sul bordo del crepaccio dove inizia il sentiero G e W che va alla cima del Corno Bianco.
Ora il sentiero è in mezzo agli abeti, poi, intorno ai duemila metri, corre tra i mughi e infine comincia la ripida salita sulle bianche rocce dolomitiche della cima.
In vetta la vista è a 360 gradi, ma purtroppo numerose nubi ci impediscono di ammirare bene le cime intorno a noi, ma Sciliar, Catinaccio e Latemar a tratti sono visibili.
Pranziamo sulla cima e poi scendiamo a malga Corandin o Gurndinalm da dove, dopo una breve sosta ristoratrice a base di birra e strauben, prendiamo il sentiero B (Blauweg) che attraverso boschi bellissimi e ben curati ci riporta al parcheggio di Redagno.
E' stata un'escursione più che completa: Cultura, Alpinismo, Micologia, Boschi e Culinaria. Si può avere di più ?
Arrivederci alla prossima che sarà sul Corno Nero dirimpettaio del Corno Bianco.
Tempo di percorrenza : 7 ore. Dislivello 900 m.
Mappa del percorso:
