descrizione itinerario
Mercoledì 22 Settembre 2004 - Catinaccio - Torri del Vajolet
Riprendiamo quasi al completo dopo le ferie e ritorniamo sul gruppo del Catinaccio per vedere le Torri del Vajolet.
Prendiamo la cabinovia che da Vigo di Fassa porta a Ciampedìe e appena scesi è chiaro che oggi sarà una giornata memorabile: il tempo è splendido il cielo è azzurro e tutto intorno a noi il Catinaccio si mostra nel pieno della sua bellezza.
Ci avviamo sul sentiero n. 540 per il rif. Gardeccia e lungo la strada, oltre alla nostra meta, ammiriamo in lontananza la Marmolada, il Sasso Lungo, il Sasso Piatto, il Gruppo del Sella.
Dal rif. Gardeccia prendiamo il sentiero n. 546 e lungo strada rivediamo il percorso fatto il mese scorso : il passo delle Coronelle, il passo delle Cigolade e anche il Rifugio Roda di Vael. In un'ora siamo al rifugio Vajolet ( m. 2.243 ), le Torri sono lì davanti a noi e iniziamo subito a salire per la ripida gola che porta al rifugio Re Alberto.
La salita è ripida e tutta su roccette, per fortuna che in alcuni tratti sono state posate corde di sicurezza. In un'ora arriviamo alla base delle Torri del Vajolet ( m. 2.621 ) e ci fermiamo ad ammirarne la bellezza, il contrasto con il cielo azzurro intenso le rende ancora più belle e se non fosse per il vento freddo che comincia a soffiare non ce ne andremmo più.
Attorno ammiriamo la parete Nord del Catinaccio e le frastagliate Crode di Re Laurino ( Cercatevi la leggenda omonima ) e dalla gola aperta a nord in lontananza le Alpi ci fanno vedere le loro cime.
Ripartiamo per Passo Santner seguendo il sentiero che taglia il ghiaione e in mezzora siamo al passo (m. 2.741 ). Le meraviglie non sono finite!! Il cielo terso ci permette di vedere tutt'intorno e ci perdiamo ad ammirare le cime dei monti meta delle escursioni dei mesi scorsi, Brenta e Cevedale e nostre future mete, Presanella e Vioz. In basso a sinistra si vede il rifugio Fronza dal quale stanno arrivando degli escursionisti che hanno percorso la ferrata, e poi il Latemar e ancora in basso la città di Bolzano.
Mangiamo al sacco perché i rifugi Santner e Re Alberto sono chiusi, riprendiamo la strada per il rif. Vajolet dove rifocillati da una fetta di strudel e un bicchiere di rosso prendiamo il sentiero per il ritorno.
Prima di riprendere la cabinovia ci fermiamo ad osservare un'ennesima volta le bellezze che ci circondano e in particolare quel puntino sul Gruppo del Sella che sarà la nostra prossima meta : il Piz Boè.
Tempo di percorrenza : circa 7 ore. Dislivello 750 m. circa
Mappa del percorso: