Escursioni

descrizione itinerario
Martedì 17 Agosto 2004 - Passo Coronelle - Passo Cigolade (Catinaccio)
Partenza mattutina per il Catinaccio, manca Nereo per impegni familiari, Roberto ha già la nostalgia: domani riprende il lavoro !! bando alle malinconie godiamoci questa splendida escursione su montagne fra le più belle delle dolomiti.
Ci fermiamo per un'occhiata al lago di Carezza e poi con la seggiovia di malga Frommer saliamo al rifugio Fronza o Coronelle a 2339 m.
Il tempo è variabile non piove ma sulle cime ci sono nuvoloni grigi e non si vede niente, pazienza accontentiamoci.
Il sentiero sale subito con ripidi gradoni di roccia e in qualche punto c'è una corda fissa per sicurezza.
Due comitive che erano con noi ci lasciano per il sentiero che va alla Ferrata del passo Santner, noi proseguiamo per il sentiero n. 550 e saliamo per il ripido canalone che porta al Passo delle Coronelle ( 2630 m. ), siamo in mezzo ad una nuvola e non vediamo niente, sembra nebbia in Val Padana.
Scendiamo fino all'incrocio con il sentiero n. 541 che va al rifugio Vaiolet, noi giriamo a destra e sempre con il sentiero n. 541 prendiamo per il Passo delle Cigolade.
Siamo ai margini dell'anfiteatro delle Torri del Vaiolet, in lontananza vediamo il rifugio Vaiolet e in fondo alla valle, sul Passo Principe (2600 m.), il rifugio Principe; saranno la nostra prossima meta !!
Ci avviamo per il sentiero, che prima scende e poi prende in decisa salita sino al passo delle Cigolade ( 2579 m.).
Il paesaggio è maestoso con le cime che ci sovrastano in continui picchi frastagliati e canaloni detritici, a valle si vedono i rifugi del Gardeccia e di fronte i dirupi del Larsec.
Incontriamo diversi gruppi di escursionisti che vengono sia dal Gardeccia che dalle seggiovie del Paolina.
Superato il passo si vede già il rifugio Roda di Vael ma per arrivarci serve quasi un'ora.
Incontriamo il bivio che porta la Passo del Vaiolon e ci fermiamo ad ammirarne le asperità, incuriositi lo mettiamo nelle nostre prossime mete.
Arriviamo al rifugio (2280 m.) e visto il periodo di Ferragosto, come ci aspettavamo, troviamo molta gente, siamo vicini alle seggiovie!!.
Pranzo veloce (minestrone ecc.) e riprendiamo il sentiero del Masarè n. 549 passando per il monumento a Christomannos, preso d'assalto da una famigliola con bambini per le fotografie di rito.
Sul sentiero incontriamo un Toscano appassionato fotografo di orchidee spontanee e assieme a Marcello chiacchieriamo di fiori e fotografia.
Personaggio interessante, ci dà alcune dritte su siti documentari di orchidee.
Passiamo l'arrivo delle funivie al rifugio Paolina dove passa il sentiero più basso del nostro.
Ogni tanto ci giriamo per ammirare il gruppo del Latemar sperando che le nuvole lo abbandonino per permetterci una foto, ma invano.
Alla nostra destra le cime di punta Masarè, della Roda del Diavolo e della Roda di Vael ci accompagnano fino ad incontrare il sentiero che scende dal Vaiolon.
Il nostro cammino procede sempre in piano fino al rifugio Fronza dove un'inaspettata salita ci porta via le ultime forze.
Prendiamo la seggiovia e in basso alla malga Frommer ci fermiamo ad ammirare il fronte del Catinaccio che ora è sgombro da nuvole ma per il sole coperto non assume il classico rossore (fenomeno di arrossamento delle sue cime con gli ultimi raggi del sole, la fantastica "Enrosadira").
Anche il Latemar ora si fa ammirare in tutta la sua bellezza, concludiamo così questa bella giornata, anche se il tempo non ci ha permesso di cogliere l'estrema bellezza di questi monti, vuol dire che ritorneremo !!
Tempo di percorrenza : ce la siamo presa comoda, dalle 6 ore che indicava il percorso, ne abbiamo impiegato quasi 9 (eravamo sempre fermi per contemplare o discutere su vari orizzonti). Dislivello 700 m. circa
P.S. : Spero di aver migliorato la punteggiatura, la nostra amica Annita mi ha punzecchiato per le mie frasi troppo lunghe.
Mappa del percorso:
catinaccio